INTERVISTA AL KNOW-HOW: CHRISTOPHE – COFONDATORE E RESPONSABILE DELL’OFFICINA
INTERVISTA AL KNOW-HOW: CHRISTOPHE - COFONDATORE E RESPONSABILE DELL'OFFICINA
CIAO CHRISTOPHE, PUOI PRESENTARTI?
Christophe Mariusse, ho 55 anni e lavoro nel settore della gioielleria dall’età di 16 anni. Sono entrato in un’azienda di gioielli dove ho fatto gradualmente carriera. Con il passare degli anni, grazie alla mia esperienza, sono diventato responsabile del laboratorio e designer di oggetti da collezione.
Poi ho deciso di mettermi in proprio, sempre creando gioielli. Io e mio cugino Philip Bonnet abbiamo poi avviato la nostra attività di gioielleria, dove condividiamo la stessa passione!
PERCHÉ HA SCELTO IL MONDO DELLA GIOIELLERIA?
Inizialmente volevo fare l’ebanista, lavorando il legno, un materiale delicato e nobile. Poi mi sono imbattuta in alcune riviste di gioielleria e la cosa è diventata ovvia. La possibilità di creare pezzi di ogni tipo con metallo, argento o oro, e pietre preziose mi ha colpito. È nata una vera e propria passione e un desiderio inspiegabile di immaginare, assemblare e aggiustare tutti questi pezzi pregiati.
QUAL È LA SUA FASE PREFERITA NELLA CREAZIONE DI GIOIELLI?
Tutte le fasi sono belle quando si ama questo lavoro. Come designer, devi pensarlo, disegnarlo, crearlo, vederlo evolvere nel tempo, montarlo, lucidarlo e infine stupirti della sua bellezza.
COSA COMPORTA IL RUOLO DI RESPONSABILE DELL'OFFICINA?
Il mio ruolo di capo officina consiste nell’impostare e organizzare costantemente il buon funzionamento dell’azienda. Presto molta attenzione al benessere di tutti, con particolare attenzione alle persone che mi circondano.
Siamo come un alveare e ognuno di noi ha un ruolo da svolgere per offrire la migliore qualità.
QUAL È IL SUO GIOIELLO PREFERITO DI MARIUSSE & BONNET? E PERCHÉ?
È una domanda molto difficile, perché non ho una preferenza. Sono tutti pezzi miei e ognuno ha un fascino particolare. Le dimensioni o il valore di un gioiello non gli conferiscono alcuna qualità in più!
E INFINE, QUAL È L'ANEDDOTO CHE L'HA COLPITA NELLA SUA CARRIERA DI GIOIELLIERE?
La piccola storia è che quando realizziamo un anello o un altro gioiello, la persona che lo riceve molto spesso lo gira per guardare il lavoro che è stato fatto, la bravura del gioielliere stesso, perché la bellezza non è solo superficiale, è anche dentro la creazione. Ciò che mi colpisce è questo gesto, questo desiderio di guardare il gioiello il più da vicino possibile. Ho sempre un po’ di timore per la reazione del cliente, ma la parola finale è sempre: È MAGNIFICO!
Per saperne di più sul nostro team di appassionati gioiellieri, visitate gli altri post del nostro blog e il nostro account Instagram @mariusse_bonnet.